I contenitori di rifiuti sono di molteplici tipologie e hanno caratteristiche diverse in relazione al tipo di impiego; ai fini di una corretta gestione del rifiuto sono fondamentali omologazione ed etichettatura
Esiste un’ampia gamma di contenitori di rifiuti adibiti all’attività di stoccaggio e trasporto. I più utilizzati sono i fusti, le taniche, i big bag e le cisternette. Accanto a questi esistono poi numerosi contenitori con capacità differenti e con molteplici utilità.
Tutti questi contenitori sono fondamentali nella gestione dei rifiuti da parte delle aziende produttrici. Naturalmente gli imballaggi in questione devono possedere determinate caratteristiche. Si pensi ai rifiuti liquidi infiammabili, per i quali devono essere impiegati contenitori omologati. L’omologazione dell’imballaggio è quindi fondamentale per la corretta gestione del rifiuto e per evitare di incorrere in sanzioni.
Ogni tipologia di contenitore ha la sua funzione specifica. Vediamo i principali nel dettaglio.
Fusti
I fusti sono contenitori che possono essere realizzati in acciaio e in polietilene.
Fusti in acciaio
I fusti in acciaio sono contenitori che garantiscono un elevato livello di sicurezza. Esistono fusti di dimensioni e capacità differenti che possono andare dai 30 ai 200 litri.
I fusti in acciaio omologati e senza coperchio sono idonei al trasporto di rifiuti liquidi pericolosi. Esistono anche versioni con coperchio, adatti al trasporto di sostanze solide o in polvere.
Fusti in polietilene
Anche i fusti in polietilene possono avere misure e capacità differenti. Il polietilene li rende leggeri e resistenti agli urti.
I fusti con coperchio in plastica sono perfetti per il trasporto sicuro di merci pericolose, in polvere o solide.
Esistono anche imballaggi in polietilene adatti a stoccaggio e trasporto di rifiuti liquidi. Questi imballaggi sono senza coperchio, ma hanno una o due aperture sulla superficie superiore.
Cisternette
Le cisternette sono l’ideale per lo stoccaggio di grandi quantità di rifiuti liquidi e sostanze pericolose. Possono avere capacità differenti, sino a un massimo di 1000 litri.
Di norma sono costituite da un contenitore in HDPE (polietilene ad alta intensità) contenuto in un telaio grigliato con tubo d’acciaio zincato. Inoltre, le cisternette sono dotate di aperture di riempimento e svuotamento, con tappo a vite nella parte superiore e valvola con rubinetto nella parte inferiore.
Big bag
I big bag sono dei grandi sacchi realizzati in polipropilene. La superficie interna è un involucro impermeabile che impedisce la fuoriuscita del materiale pericoloso. I big bag hanno forme e capacità differenti in base al tipo di rifiuto che devono contenere.
Sono utilizzati per lo stoccaggio e il trasporto di grandi quantità di materiali in granuli o polvere, ma anche per prodotti di lavorazione industriale come resine, fanghi e ancora per rifiuti inerti, laterizi e altro.
I big bag vengono impiegati in settori diversi, come quello agricolo, minerario, dell’edilizia, dei fertilizzanti e in molti altri campi.
Come per gli imballaggi precedenti, anche i big bag devono essere dotati di omologazione.
Taniche
Esistono taniche in acciaio e taniche in polietilene. Le prime, se dotate di omologazione, sono adatte a trasportare carburante, oltre che alcune categorie di liquidi pericolosi. Esistono taniche di diverse capacità con chiusura a baionetta o con tappo a vite.
Le taniche in plastica (polietilene) sono leggere e robuste e adatte allo stoccaggio e al trasporto di rifiuti liquidi pericolosi e non.
Secchi
Tra le altre tipologie di contenitori di rifiuti troviamo anche i secchi in plastica. Si tratta di imballaggi molto pratici perché di piccole dimensioni.
I secchi in plastica possono avere capacità differenti che si attestano di norma tra i 5 e 10 litri. Sono l’ideale per il trasporto e lo stoccaggio di piccole quantità di rifiuti. Alcune tipologie sono comode e “salvaspazio” in quanto impilabili l’uno sull’altro.
Vasche di raccolta
Le vasche di raccolta non sono veri e propri contenitori di rifiuti, ma spesso hanno una funzione complementare per alcuni imballaggi durante la fase di stoccaggio. È il caso di fusti o cisternette contenenti rifiuti liquidi pericolosi; le vasche di raccolta devono essere posizionate al di sotto di questi per far fronte ad eventuali perdite.
Naturalmente le dimensioni della vasca di raccolta variano in base al numero di contenitori che deve ospitare.
Per essere idonee all’utilizzo, le vasche devono possedere determinate caratteristiche previste dalle norme vigenti. Si parla a tal proposito di immatricolazioni e verifiche di collaudo con prova idraulica.
Etichettatura contenitori rifiuti
Oltre a verificare che gli imballaggi utilizzati siano omologati per contenere quei determinati rifiuti, è anche opportuno che tali contenitori siano etichettati a dovere e secondo i criteri di legge. Un’etichettatura errata è causa di sanzioni amministrative e penali.
Per approfondire leggi anche: Etichettatura rifiuti | Come funziona, pittogrammi e sanzioni
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Articolo redatto da Paolo Alpa