Le classi di pericolosità dei rifiuti sono indicate con la sigla HP seguita da un numero; ogni sigla corrisponde a un tipo di pericolosità diversa
Per determinare la pericolosità di un rifiuto è necessario che al suo interno sia presente una sostanza capace di arrecare danni all’ambiente o alla salute umana. Grazie alle classi di pericolosità dei rifiuti (definite con le sigle da HP1 ad HP15) è possibile identificare l’elemento pericoloso che contraddistingue il rifiuto .
Le sigle HP sono in vigore dal primo giugno del 2015 e sono state introdotte dal Regolamento N. 1357/2014. Queste sigle sono fondamentali ai fini della corretta gestione del rifiuto stesso. Le caratteristiche di pericolo devono necessariamente essere riportate sul formulario di identificazione del rifiuto pericoloso e sul registro di carico e scarico.
Qui di seguito l’elenco completo delle sigle HP:
- HP 1 – Esplosivo
- HP 2 – Comburente
- HP 3 – Infiammabile
- HP 4 – Irritante
- HP 5 – Nocivo
- HP 6 – Tossico
- HP 7 – Cancerogeno
- HP 8 – Corrosivo
- HP 9 – Infettivo
- HP 10 – Teratogeno
- HP 11 – Mutageno
- HP 12 – Liberazione di gas a tossicità acuta
- HP 13 – Sensibilizzante
- HP 14 – Ecotossico
- HP 15 – Rifiuto che non possiede direttamente una delle caratteristiche di pericolo summenzionate ma può manifestarla successivamente
Vediamo ora le classi di pericolo nel dettaglio.
HP 1 – Esplosivo
Si tratta di rifiuti che per via della loro composizione chimica possono sviluppare gas a temperatura, pressione e velocità tali da causare danni all’area circostante. Questa classe di pericolo comprende i rifiuti pirotecnici, i rifiuti di perossidi organici esplosivi e rifiuti autoreattivi esplosivi.
HP2 – Comburente
Sono quei rifiuti in grado di apportare ossigeno e di conseguenza causare o promuovere la combustione di altri materiali.
HP 3 – Infiammabile
Esistono diverse tipologie di rifiuti infiammabili. Tra queste troviamo:
– rifiuto liquido infiammabile;
– rifiuto solido infiammabile;
– rifiuto gassoso infiammabile;
– rifiuto idroreattivo ( ha contatto con l’acqua sviluppa gas infiammabili);
– altri rifiuti infiammabili (aerosol, rifiuti auto riscaldanti, ecc.).
HP 4 – Irritante
Sono rifiuti al cui contatto è possibile riportare irritazione cutanea e lesioni agli occhi.
HP 5 – Nocivo
Si tratta di rifiuti che possono produrre una tossicità specifica per i cosiddetti “organi bersaglio” a seguito di un’esposizione singola, oppure ripetuta. Sono riconosciuti come rifiuti nocivi anche quelli in grado di provocare effetti tossici acuti a seguito di aspirazione.
HP 6 – Tossico
Questa classe di pericolosità contraddistingue quei rifiuti in grado di produrre effetti tossici acuti a seguito di somministrazione per via cutanea, orale o per inalazione.
HP 7 – Cancerogeno
Rifiuti che causano il cancro o possono aumentarne l’incidenza.
HP 8 – Corrosivo
Si tratta di rifiuti il cui contatto può causare corrosione della cute.
HP 9 – Infettivo
I rifiuti infettivi sono quelli che contengono microrganismi vitali (oppure le loro tossine) che sono causa di malattie per l’uomo o per altri essere viventi.
HP 10 – Teratogeno
I rifiuti con questa caratteristica hanno effetti nocivi sulla funzione sessuale e su fertilità di donne e uomini adulti.
HP 11 – Mutageno
I rifiuti appartenenti a questa categoria possono causare mutazioni. Ciò significa che sono in grado di apportare una variazione permanente della quantità della struttura del materiale genetico di una cellula.
HP 12 – Liberazione di gas a tossicità acuta
Questa classe di pericolosità contraddistingue i rifiuti in grado di liberare gas a tossicità acuta a contatto con acqua o acidi.
HP 13 – Sensibilizzante
I rifiuti sensibilizzanti contengono una o più sostanze che causano effetti di sensibilizzazione per organi respiratori e pelle.
HP 14 – Ecotossico
I rifiuti ecotossici sono causa di rischi immediati o differiti per uno o diversi comparti ambientali.
HP 15 – Rifiuto che non possiede direttamente una delle caratteristiche di pericolo summenzionate, ma può manifestarla successivamente
Si tratta di una classe di pericolosità generica che raggruppa tutti quei rifiuti che non sono direttamente riconducibili alle categorie precedenti. Sono quindi rifiuti che non possiedono le caratteristiche sopra menzionate, ma possono manifestarle in un secondo momento.
È fondamentale conoscere le classi di pericolosità dei rifiuti al fine di consentirne una corretta gestione. La mancata apposizione della sigla corretta su formulari e registri di carico e scarico comporta sanzioni rilevanti.
A tal proposito è fondamentale affidarsi a professionisti del settore in grado di fornire consulenze adeguate sulla gestione dei rifiuti pericolosi.
Clicca qui per maggiori informazioni o per chiedere una consulenza
Articolo redatto da Paolo Alpa